Secondo un recente rapporto della rete Counter Disinformation Network (CDN) e della Qurium Media Foundation, questa operazione utilizza un’infrastruttura tecnologica avanzata e tecniche di manipolazione per diffondere narrazioni favorevoli alla Russia su piattaforme digitali come X (ex Twitter) e Facebook. Tra il 4 e il 28 giugno 2024 sono stati osservati 1.366 post in sei lingue (italiano, inglese, francese, tedesco, polacco e ucraino), amplificati attraverso account sospetti in risposte automatiche a contenuti di terze parti. Questi post hanno raggiunto oltre 4,66 milioni di visualizzazioni, sfruttando temi polarizzanti per criticare governi occidentali, screditare l’Ucraina e minare le alleanze occidentali. Le attività sono apparse coordinate, con pubblicazioni simultanee da parte di diversi account e l’uso di contenuti perlopiù unici ma ripetuti in alcune iterazioni. Gli account di amplificazione, spesso con pochi follower, mostravano comportamenti automatizzati, pubblicando e ripubblicando contenuti fino alla sospensione da parte delle piattaforme.
L’infrastruttura tecnica di Doppelganger segue il modello FI-KE-D, che include domini frontali per attirare utenti, domini intermedi per il reindirizzamento tramite JavaScript obfuscati e domini finali che imitano fonti di informazione legittime. Le analisi hanno collegato queste strutture a provider di hosting già noti per supportare operazioni di disinformazione. Le piattaforme utilizzate includono il software pubblicitario Keitaro, capace di filtrare gli utenti e reindirizzarli a contenuti specifici o siti dummy. I domini finali identificati imitano testate giornalistiche autentiche, diffondendo contenuti manipolati per alimentare disinformazione. Le analisi mostrano che i principali obiettivi strategici dell’operazione sono degradare l’immagine dell’Ucraina, scoraggiare il supporto occidentale al conflitto e polarizzare le opinioni pubbliche nei paesi target, rafforzando al contempo il sostegno alla Russia.
Le piattaforme digitali, nonostante gli avvertimenti della Commissione Europea e delle organizzazioni di monitoraggio, hanno dimostrato una risposta insufficiente. A luglio 2024, su 623 post segnalati a X, solo un account è stato sospeso, mentre Meta ha rimosso alcune pagine associate a pubblicità ingannevoli, ma la minaccia persiste. Questa situazione solleva interrogativi sull’efficacia delle misure previste dal Digital Services Act dell’Unione Europea, che impone alle piattaforme di agire contro la manipolazione informativa. Secondo il rapporto, l’operazione sfrutta vulnerabilità tecnologiche e sociali, come l’alfabetizzazione mediatica insufficiente e la scarsa trasparenza degli algoritmi delle piattaforme. La rete CDN, che riunisce oltre 130 esperti e organizzazioni, ha un ruolo cruciale nel documentare e contrastare questa minaccia, ma il successo richiede un impegno congiunto da parte di governi, società civile e piattaforme per migliorare il rilevamento, educare il pubblico e promuovere un ambiente mediatico più sicuro. L’operazione Doppelganger dimostra come la disinformazione sia un’arma potente per influenzare il dibattito pubblico e destabilizzare le democrazie, richiedendo interventi urgenti e coordinati per proteggere la verità e la stabilità sociale.
Infrastruttura tecnica: il modello FI-KE-D
La Qurium Media Foundation ha identificato la struttura tecnica dell’operazione, descrivendola come un sistema di reindirizzamento “FI-KE-D”:Domini Front (F): Usati per attirare gli utenti verso la catena di reindirizzamento, spesso registrati con provider associati all’infrastruttura di Doppelganger.
–Domini Intermediari (I): Con JavaScript obfuscati che dirigono il traffico verso i domini successivi.
–Domini Keitaro (KE): Software pubblicitari utilizzati per filtrare gli utenti in base all’IP e reindirizzarli a siti falsi o alla destinazione finale di Doppelganger.
–Domini Finali (D): Pagine che imitano testate giornalistiche autentiche, progettate per diffondere propaganda e disinformazione.
Questa infrastruttura è stata usata per creare contenuti manipolativi con narrazioni mirate a screditare l’Ucraina, polarizzare l’opinione pubblica nei paesi europei e rafforzare il sostegno per la Russia.