LA DISINFORMAZIONE A TEMA UE RAGGIUNGE UN NUOVO VALORE MASSIMO, IN AUMENTO ANCHE LE STORIE FALSE SUL CONFLITTO IN MEDIO ORIENTE
I cinque progetti editoriali italiani che hanno pubblicato contenuti di verifica dei fatti, e che hanno contribuito a questo report*, hanno pubblicato, a maggio 2024, un totale di 219 articoli di fact-checking. Di questi, 24 (10,9%) hanno avuto per oggetto casi di disinformazione riguardanti la guerra in Ucraina, 37 (16,8%) la guerra tra Israele e Hamas, 20 (9,1%) la pandemia, 13 (5,9%) il cambiamento climatico, 31 (14,1%) l’Unione europea, 5 (2,2%) l’immigrazione e 8 (3,6%) tematiche di genere o Lgbtq+.
A maggio, il mese antecedente le elezioni per il Parlamento Ue, il valore della disinformazione sull’Unione europea e le sue istituzioni è stato il più alto da maggio 2023, quando Idmo ha iniziato a monitorare anche questo specifico argomento. La relativa percentuale è più che triplicata rispetto ad aprile e si attesta intorno al 14%, un dato in linea con quello rilevato a livello europeo da Edmo. Ancora in aumento la percentuale della disinformazione sul confitto in Medio Oriente, che fa registrare un balzo significativo rispetto ad aprile, quando pure era in crescita.
In calo invece la disinformazione sulla guerra in Ucraina e sulla pandemia, mentre le percentuali degli altri argomenti di disinformazione costantemente monitorati sono rimaste più o meno stabili, soffrendo solo leggere variazioni.
*Progetti che hanno contribuito a questo report: BlastingNews, Bufale.net, Facta.news, Open, Pagella Politica
LE PRINCIPALI NARRAZIONI DI DISINFORMAZIONE DI MAGGIO SI SONO CONCENTRATE SU UE E CRISI IN MEDIO ORIENTE
Nel pieno della campagna elettorale europea, la disinformazione a tema Ue è sembrata intensificarsi. Le storie false hanno preso di mira principalmente le istituzioni comunitarie, descrivendole come autoritarie, dannose o ricattatorie nei confronti dei cittadini.
Alcune storie false hanno suggerito che per votare alle elezioni europee sarebbe stato richiesto il green pass, altre che i cittadini europei saranno costretti a mangiare insetti. Talvolta è stata sfruttata l’attualità: come nel caso delle storie false che hanno suggerito che l’Ue vuole vietare l’allevamento del bestiame o di quelle che hanno tentato di sfruttare il supporto alla causa palestinese, rappresentando l’Ue come contraria a queste manifestazioni di solidarietà.
La disinformazione sulla crisi in Medio Oriente ha riguardato le proteste in supporto agli abitanti di Gaza, esagerando la portata o la violenza di queste manifestazioni e screditandole sul piano morale. I contenuti infondati sul tema hanno riguardato anche i leader e le azioni militari di Israele a Rafah.
A parte alcune operazioni di propaganda russa, la disinformazione sulla guerra in Ucraina ha continuato prendere di mira gli ucraini, descrivendoli come moralmente corrotti.
A maggio sono molto circolate storie false che hanno dipinto le persone appartenenti alla comunità LGBTQ+ come dedite alla pedoflia, nel tentativo di screditare questa minoranza.
GLI ARTICOLI PIÙ LETTI A MAGGIO, SECONDO I DATI RACCOLTI DAI PROGETTI CHE HANNO CONTRIBUITO A QUESTO REPORT, HANNO RIGUARDATO LE MISURE CONTRO LA PANDEMIA, IL CONFLITTO TRA ISRAELE E HAMAS E ALTRI ARGOMENTI MINORI
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