Attenzione! Questo articolo è stato scritto più di un anno fa!
!
Esclusiva

August 1 2023.
 
Ultimo aggiornamento: April 18 2024
Cattedrale di Odessa: perché i filorussi incolpano la contraerea ucraina?

Mosca nega di aver bombardato la Cattedrale della Trasfigurazione di Odessa. Sui social i filorussi creano prove false per accusare la contraerea ucraina

Nella notte tra il 22 e il 23 luglio i bombardamenti russi hanno colpito la Cattedrale della Trasfigurazione di Odessa. La chiesa ortodossa è stata parzialmente distrutta, causando un grave danno culturale e spirituale alla città patrimonio dell’Unesco. Il Cremlino si è affrettato a negare l’accaduto: «le nostre forze armate non colpiscono mai le infrastrutture sociali, e ancor di più templi, chiese e altri oggetti simili» ha detto il portavoce di Putin, Dmitry Peskov. Parole smentite dall’Ong ucraina Institute for Religious Freedom, che lo scorso febbraio denunciava la distruzione, il danneggiamento o il saccheggio di almeno 494 luoghi sacri ed edifici religiosi da parte dell’esercito russo.

Poiché la Cattedrale è legata al Patriarcato di Mosca, un’ammissione da parte del Cremlino significherebbe inimicarsi il 70% dei russi di fede ortodossa e mettere in cattiva luce il Patriarca Kirill, grande sostenitore dell’invasione in Ucraina. Per questo le autorità di Mosca hanno accusato la contraerea nemica di aver centrato l’edificio. Secondo la funzionaria russa Maria Zakharova, «il danno alla Cattedrale della Trasfigurazione è sulla coscienza del regime di Kiev e degli operatori incompetenti della difesa aerea». In assenza di prove, la galassia filorussa si è attivata sui social media per rafforzare questa narrazione infondata. 

Cattedrale di Odessa: perché i filorussi incolpano la contraerea ucraina?
L’interno della Cattedrale della Trasfigurazione dopo il bombardamento del 23 luglio.

Missili ucraini o russi?

Su Twitter ha avuto grande visibilità il presunto debunking di @narrative_hole, account che sostiene di «smantellare la propaganda occidentale» per mostrare ciò che i media nascondono. In un thread, @narrative_hole sostiene che i solchi lasciati sulle pareti della Cattedrale siano tipici degli S-300, missili antiaerei dell’esercito ucraino. Nel post compare anche la foto di un soldato che tiene in mano migliaia di cubetti metallici rilasciati dalla testata a frammentazione di un S-300.

Cattedrale di Odessa: perché i filorussi incolpano la contraerea ucraina?
Screenshot del tweet di @narrative_hole.

Il post è fuorviante per più motivi. Il primo è che le immagini della Cattedrale di Odessa non sono sufficienti a stabilire quale arma l’abbia colpita. Infatti il missile russo ha sfondato il tetto ed è deflagrato all’interno della struttura: anche senza una testata a frammentazione, un ordigno che esplode dentro un edificio può comunque fare un danno simile all’intonaco. Inoltre la foto dei frammenti metallici è decontestualizzata e sembra che i cubetti siano stati raccolti nella Cattedrale. In realtà l’immagine risale al bombardamento su Mykolaiv del 29 agosto 2022, quando un parco è stato colpito da un S-300 russo. Infatti anche l’esercito di Putin ha in dotazione questo missile terra-aria di fabbricazione sovietica.

Un tweet in ucraino del 29 agosto 2022. L’autore scrive: «Questa è la carica del razzo caduto nel parco a Mykolaiv questa sera».

Nella guerra contro Kiev gli S-300 sono stati spesso adattati per colpire il suolo, affiancando i missili da crocera nei bombardamenti sulle città ucraine. Questo è solo un esempio di missili riciclati dal Cremlino. Sulle città ucraine sono piovuti anche razzi antinave come i Kh-22 o gli Oniks, potenti ma meno precisi per gli obiettivi terrestri. Non a caso dopo il bombardamento di Odessa il vice capo dell’intelligence ucraina, Vadym Skibitskyi, ha segnalato che i russi sono a corto di missili di alta precisione: «un anno fa usavano anche 80-110 Kh-101 nello stesso bombardamento, adesso non hanno questa possibilità». 

Si può quindi ipotizzare che Mosca abbia colpito involontariamente un obiettivo scomodo come la Cattedrale della Trasfigurazione. Errore che è valso la dura condanna dell’Unesco per «i brutali attacchi delle forze russe» contro il patrimonio culturale dell’Ucraina.

La costa nascosta di Odessa

Il thread di @narrative_hole è stato ripreso da numerosi account italiani su Twitter e Telegram. L’influencer filorusso Nicolai Lilin ha contribuito cercando altre presunte prove a favore del Cremlino. In un post sul suo canale Telegram, Lilin sostiene che i media occidentali stiano diffondendo notizie false, quando dicono che la Cattedrale è stata centrata da un missile russo: «Secondo quello che riportano i residenti di Odessa questo è impossibile. Il colpo non è arrivato dal mare, ma dalla città».

Il riferimento ai cittadini di Odessa è sospetto e l’influencer non dà modo di verificare se abbia davvero contattato dei testimoni. Al post è allegata una vista della città presa da Google Earth, per dimostrare che la traiettoria del razzo non poteva partire dal mare. L’immagine sembrerebbe convincente, se non fosse stata zoomata per nascondere una parte della costa. Infatti Odessa si affaccia sul Mar Nero da nord-est a sud, diventando un bersaglio facile non solo per le navi e gli aerei di Putin, ma anche dei missili sparati dalla Crimea. 

Cattedrale di Odessa: perché i filorussi incolpano la contraerea ucraina?
Cattedrale di Odessa: perché i filorussi incolpano la contraerea ucraina?
In alto, il post Telegram in cui Nicolai Lilin sostiene che il danno al tetto della chiesa non sarebbe orientato nella direzione del mare. In basso, uno screenshot da Google Earth mostra la parte di costa mancante. L’indicatore rosso segna la posizione della Cattedrale.

Poche ore dopo Lilin si è scagliato contro Zelensky, definendolo «tossico nazi-satanista e sodomita» e accusandolo di mentire sulla Cattedrale della Trasfigurazione. Nel suo discorso serale del 23 luglio, il presidente ucraino ha detto che la chiesa era stata colpita da un Kh-22 russo. Secondo l’influencer questo sarebbe impossibile: «Probabilmente il cocainomane non sa che questo missile pesa sei tonnellate e la sua carica equivale alle 960 chili di esplosivo. Se avesse colpito la cattedrale, al suo posto adesso si troverebbe un gigantesco cratere».

Cattedrale di Odessa: perché i filorussi incolpano la contraerea ucraina?
Screenshot preso dal canale Telegram di Nicolai Lilin.

Insulti a parte, bisogna concedere che il dubbio è legittimo. Senza sminuire i gravi danni subiti dalla Cattedrale di Odessa, si può dire che sia stata più fortunata di altri obiettivi colpiti dai Kh-22 russi. Su tutti il condominio distrutto a Dnipro in cui sono morti 45 civili a gennaio. 

Tuttavia Lilin mostra solo che Zelensky potrebbe sbagliare su quale missile russo ha colpito la chiesa. Stando all’intelligence ucraina, quella sera Mosca ha lanciato su Odessa almeno cinque tipologie di razzi: Kabir, Oniks, Kh-22, Iskander-K, Iskander-M balistici. La teoria che Zelensky abbia mentito per nascondere un errore della contraerea resta priva di fondamento.

La “solita” contraerea ucraina

L’ultimo post analizzato contiene un passaggio chiave. Dopo aver messo in dubbio le parole del presidente ucraino, Nicolai Lilin scrive: «Si ripete la storia delle balle sul missile ucraino che aveva colpito il territorio polacco uccidendo due agricoltori. All’epoca Zelenskij per settimane ha cercato di spacciare quel missile per russo». L’influencer si riferisce al missile S-300 caduto nel villaggio di Przewodow, in Polonia, il 16 novembre 2022. Allora si sospettò di un attacco della Russia sul territorio polacco, dunque contro la Nato, che avrebbe potuto portare a un allargamento del conflitto. Timori smentiti dall’identificazione del razzo, lanciato dalla difesa aerea ucraina durante i bombardamenti che martellavano Odessa, Kiev e altri centri abitati, ma caduto per errore fuori dal confine. 

Quell’evento è diventato parte fondamentale della propaganda russa. Dall’inizio della guerra, il Cremlino ha provato a incolpare gli ucraini dei crimini commessi durante l’invasione. Ad esempio dopo la distruzione del teatro di Mariupol, in cui erano nascoste centinaia di persone inermi, Mosca aveva accusato il battaglione Azov di aver bombardato l’edificio. 

L’incidente del missile in Polonia ha creato un precedente importante per la narrazione filorussa. Da allora ogni volta che le forze armate di Putin colpiscono un obiettivo scomodo, si cerca di incolpare la contraerea ucraina. È successo per il condominio di Dnipro citato sopra. Poi per l’elicottero del ministro dell’interno ucraino Monastyrskyi, precipitato su un asilo nido a Bovary dopo un’esplosione a bordo. Adesso è il turno della Cattedrale della Trasfigurazione di Odessa. Parafrasando Lilin, la storia viene ripetuta.

Report di Michelangelo Gennaro, Assistant Researcher Luiss Data Lab.