I cinque progetti editoriali italiani che hanno pubblicato contenuti di verifica dei fatti, e che hanno contribuito a questo report (BlastingNews, Bufale.net, Facta, Open, Pagella Politica), hanno pubblicato, a luglio 2022, un totale di 227 articoli di fact-checking. Di questi, 46 (20%) hanno avuto per oggetto casi di disinformazione riguardanti la guerra in Ucraina, 39 (17%) la pandemia e 29 (13%) il cambiamento climatico. Dunque la metà della disinformazione rilevata è di argomento vario. Questa frammentazione della disinformazione è stata rilevata, a luglio, anche a livello europeo.
Come trend, si rileva il continuo calo – seppur meno accentuato che nei mesi scorsi – della disinformazione collegata alla guerra in Ucraina, mentre quella sulla pandemia rimane sostanzialmente stabile ormai da diversi mesi. La disinformazione sul cambiamento climatico è stata isolata per la prima volta in questo report, si vedrà nei prossimi mesi se il suo andamento sia legato alla stagione estiva o meno.
I principali argomenti oggetto di disinformazione a luglio, in base ai dati raccolti dai progetti che hanno contribuito a questo report, sono stati la guerra in ucraina, la pandemia e il cambiamento climatico. Nel mese di luglio, i progetti che hanno contribuito a questo report hanno evidenziato anche un aumento della disinformazione legata al dibattito politico, in particolare in seguito alle dimissioni del presidente del Consiglio, Mario Draghi, e all’avvio della campagna elettorale in vista del voto del 25 settembre. Anche in Italia, poi, a luglio è stata rilevata in misura significativa la disinformazione a proposito delle proteste degli agricoltori olandesi. Come evidenziato dall’ultimo brief EDMO, il fenomeno è stato rilevato a luglio in tutta Europa, probabilmente perché queste proteste intercettano sia l’interesse dei negazionisti climatici, sia quello dei complottisti che credono esista una “agenda globalista” che mira all’oppressione dei popoli.