L’ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha espresso la sua frustrazione per il fatto che Kevin McCarthy, leader della minoranza alla Camera, abbia escluso i repubblicani sostenitori di Trump dalla commissione della Camera che indaga sull’assalto al Capitol Hill del 6 gennaio 2021. In realtà, il racconto degli eventi diffuso dalla rete televisiva Newsmax è fortemente schierato a favore di Trump.
Secondo un’analisi di NewsGuard, Newsmax, un canale televisivo di orientamento conservatore, ha diffuso circa 40 affermazioni false e fuorvianti a partire dal 9 giugno 2022, il primo giorno delle audizioni pubbliche del comitato ristretto della Camera sull’assalto al Campidoglio, a proposito delle elezioni presidenziali del 2020, degli eventi del 6 gennaio 2021 e dello stesso comitato della Camera.
Di seguito, un riassunto delle affermazioni false e fuorvianti identificate da NewsGuard che sono state trasmesse su Newsmax e pronunciate dai suoi giornalisti o ospiti tra il 9 giugno e il 30 giugno 2022. NewsGuard ha incluso i casi in cui le affermazioni sono state fatte da ospiti solo se il conduttore non le ha contestate.
I partecipanti alla rivolta del 6 gennaio erano “disarmati”
Secondo l’analisi di NewsGuard, Newsmax ha diffuso questa affermazione sei volte durante le trasmissioni andate in onda tra il 9 giugno e il 30 giugno 2022:
- Durante una puntata del 15 giugno 2022 di “John Bachman Now”, l’ospite Kelly Sadler, giornalista del Washington Times, ha dichiarato: “È stata un’insurrezione? No. Voglio dire, nessuna di queste persone era armata”.
- Durante una puntata del 29 giugno 2022 di “Greg Kelley Reports”, il conduttore Greg Kelley ha detto a proposito dell’assalto del 6 gennaio 2021: “Non c’erano armi da fuoco in questo evento. Al Capitol o all’Ellipse”.
- Durante la messa in onda del 29 giugno 2022 del servizio speciale di Newsmax, “Day of Outrage”, Greg Kelley, intervistato per il documentario, ha detto della rivolta: “Non c’è stato coordinamento, non c’è stata una pianificazione preventiva, non c’erano armi”. In un altro spezzone della puntata, l’ospite Jessie Jane Duff, sergente d’artiglieria in pensione del Corpo dei Marines degli Stati Uniti, ha detto: “I media tradizionali hanno usato la parola insurrezione, che dà l’impressione che ci fosse una rivoluzione violenta proprio qui nella città di Washington, D.C., mentre in realtà nessuno è stato sorpreso con armi da fuoco”.
❌ Smentita: Una settimana dopo l’attacco, NBC News ha riferito che la polizia aveva sequestrato 12 armi, tra cui un fucile d’assalto, e migliaia di munizioni a sette manifestanti che avevano partecipato alla protesta del 6 gennaio 2021. In un caso, il Dipartimento di Polizia metropolitana del Distretto di Columbia ha arrestato un uomo accusato di trasportare una pistola semiautomatica da 9 mm carica mentre si trovava presso il Campidoglio il 6 gennaio 2021. Secondo un database gestito dalla National Public Radio, al primo luglio 2022, tre delle persone accusate a livello federale per il loro coinvolgimento nell’attacco del 6 gennaio erano state accusate di possedere una pistola sul suolo del Campidoglio. Inoltre, secondo alcune testimonianze dirette ascoltate dal comitato della Camera sul 6 gennaio, l’allora presidente sarebbe stato messo a conoscenza del fatto che centinaia di persone che hanno poi marciato verso il Campidoglio non si erano radunate vicino al palco per ascoltare il suo discorso in occasione della precedente manifestazione presso il parco Ellipse, per evitare di doversi sottoporre al controllo dei magnetometri dei Servizi segreti. Quei controlli avrebbero potuto rilevare la presenza di armi e portare alla loro confisca.
L’allora presidente Donald Trump convocò la Guardia nazionale al Campidoglio, ma il presidente della Camera Nancy Pelosi bloccò la sua richiesta
Secondo l’analisi di NewsGuard, Newsmax ha diffuso questa affermazione 11 volte durante i programmi trasmessi tra il 9 giugno e il 30 giugno 2022:
- Durante una puntata del 10 giugno 2022 di “Wake Up America”, la co-conduttrice Alison Maloni ha affermato che la commissione della Camera sul 6 gennaio “non ha parlato… del fatto che il presidente Trump ha chiamato la Guardia nazionale e poi sarebbero dovuti essere Nancy Pelosi e il sindaco di Washington ad attivarla, ma hanno scelto di non farlo”.
- Durante una puntata dell’11 giugno 2022 di “Saturday Agenda”, la repubblicana Beth Van Duyne, ospite del programma e deputata del Texas presso il Congresso degli Stati Uniti, ha dichiarato: “Nancy Pelosi e il sindaco [Muriel] Bowser avevano informazioni che non hanno condiviso con tutti noi. Il presidente Trump si era offerto di dare il suo contributo per far intervenire la Guardia nazionale. Loro lo hanno negato”.
- In una puntata dell’11 giugno 2022 del “Chris Salcedo Show” è stato trasmesso un filmato in cui la repubblicana Marjorie Taylor-Greene, deputata al Congresso per la Georgia, ha affermato: “Ciò che mi stupisce è la schiacciante quantità di prove che dimostrano che la Guardia nazionale è stata chiamata per intervenire, ed è stata continuamente rifiutata… [da] Chuck Schumer al Senato, Nancy Pelosi alla Camera e il sindaco Muriel Bowser”.
- Durante una puntata di “Huckabee” del 19 giugno 2022, il conduttore Mike Huckabee, ex governatore repubblicano dell’Arkansas e candidato alla presidenza, ha affermato che è un “fatto inconfutabile che [Trump] abbia offerto a Pelosi, al sindaco di Washington Muriel Bowser e ad altri di far intervenire fino a 20.000 truppe per la sicurezza quel giorno, ma tutti hanno rifiutato”.
❌ Smentita: Non ci sono prove che Pelosi, Schumer o Bowser abbiano negato una richiesta di intervento della Guardia nazionale prima o durante l’assalto al Campidoglio del 6 gennaio 2021. In realtà, la Guardia nazionale di Washington è controllata dal presidente degli Stati Uniti e dal ramo esecutivo, non dalla speaker della Camera, dal leader della maggioranza al Senato o dal sindaco di Washington, D.C. Il presidente non ha bisogno dell’approvazione altrui per schierare la Guardia nazionale nella capitale.
Il 6 gennaio 2021 è stato una “false flag”
Durante un episodio del 22 giugno 2022 di “Wise Guys With John Tabacco”, Newsmax ha trasmesso una serie di interviste a dei passanti in cui un intervistato non meglio identificato ha affermato: “Sembra che [il 6 gennaio] sia stato in qualche modo un evento fittizio – una false flag – che è stato organizzato appositamente. Non c’è niente di vero”. L’intervistatrice, la co-conduttrice Cara Castronuova, non ha contestato i commenti dell’uomo, che sono stati trasmessi almeno altre tre volte sulla rete.
❌ Smentita: Non ci sono prove che l’assalto al Campidoglio del 6 gennaio 2021 sia stato una false flag, come, tra le altre cose, dimostrano le circa 40 persone identificate come membri di gruppi estremisti pro-Trump e di estrema destra che si sono già dichiarate colpevoli.
Il 6 gennaio 2021 c’erano soltanto “alcune centinaia” di rivoltosi al Campidoglio
Durante una puntata del 13 giugno 2022 del “Chris Salcedo Show”, il conduttore Chris Salcedo ha affermato che “alcune centinaia di persone hanno attraversato il Campidoglio, ferito gli agenti di polizia e rotto alcune finestre dove lavorano Cheney, Kinzinger e altri democratici”.
❌ Smentita: Il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti stima che il 6 gennaio 2021 siano entrate in Campidoglio tra le 2.000 e le 2.500 persone. Circa 850 persone sono state messe sotto accusa e 327 si sono già dichiarate colpevoli.
L’ex vicepresidente degli Stati Uniti Mike Pence aveva l’autorità di rimandare i voti agli Stati per un’ulteriore autenticazione
Durante una puntata del 21 giugno 2022 di “Greg Kelly Reports”, il conduttore Greg Kelly ha dichiarato: “Lei aveva discrezione, vicepresidente Pence. Avrebbe potuto rimandare questi voti ad Harrisburg, a Phoenix, ad Atlanta e dire: ‘Abbiamo bisogno che questo venga chiarito’”.
❌ Smentita: In realtà, secondo numerosi esperti costituzionalisti di ogni appartenenza politica, tra cui l’allora procuratore generale di Trump Bill Barr, il vicepresidente non ha questo potere.
Il presunto informatore dell’FBI Ray Epps non è stato sentito dalla commissione della Camera sui fatti del 6 gennaio 2021
Durante una puntata dell’11 giugno 2022 di “Saturday Agenda”, l’ospite Ken Timmerman, presidente e amministratore delegato della Fondazione per la Democrazia in Iran, ha posto alcune domande su Ray Epps, uno dei partecipanti alla protesta del Campidoglio. Tra queste, Timmerman ha chiesto: “Chi è Ray Epps? Cosa stava facendo per guidare la protesta? Come mai non è mai stato arrestato? È un informatore dell’FBI?”. Timmerman ha aggiunto, in modo impreciso: “Queste domande non sono mai state poste dalla commissione sul 6 gennaio”.
❌ Smentita: Il comitato ristretto sul 6 gennaio ha condotto un’intervista con Epps nel novembre 2021. Secondo quanto riferito da un portavoce, Epps ha dichiarato di non essere “mai stato un informatore dell’FBI o di qualsiasi altra agenzia delle forze dell’ordine”.
Il film “2000 Mules” dimostra che le elezioni del 2020 sono “molto sospette”
Durante una puntata del 28 giugno 2022 di “Spicer & Co”, l’ex addetto stampa della Casa Bianca di Trump e presentatore Sean Spicer ha intervistato il deputato repubblicano del Texas Brian Babin, che ha dichiarato: “Le elezioni hanno delle conseguenze, ed è quello che è successo nel 2020 dopo delle elezioni molto strane, molto anomale – e se avete visto ‘2000 Mules’, molto sospette – che sono state imposte al popolo americano”.
❌ Smentita: Gli esperti hanno dichiarato a numerose testate giornalistiche, tra cui Reuters e The Dispatch, che “2000 Mules” si basa su dati di geolocalizzazione che presentano grossi limiti, e quindi non può essere utilizzato per dimostrare che ci siano state attività fraudolente nelle elezioni del 2020. Il filmato si limita a fare delle speculazioni su alcune persone immortalate nei filmati di sorveglianza mentre consegnano delle schede elettorali, ma non dimostra che questi individui hanno effettivamente truccato le elezioni per favorire Joe Biden. L’ex procuratore generale Bill Barr ha descritto i risultati del documentario come “del tutto insignificanti” durante una sua testimonianza davanti alla commissione della Camera sul 6 gennaio.
In generale, le elezioni del 2020 sono state “rubate”, “truccate” o caratterizzate da frodi su larga scala
NewsGuard ha rilevato che Newsmax ha diffuso questa affermazione dodici volte durante le trasmissioni mandate in onda tra il 9 giugno e il 30 giugno 2022:
- In una puntata del 14 giugno 2022 di “Prime News”, l’ospite Kari Lake, candidata repubblicana alla carica di governatrice dell’Arizona, ha dichiarato: “A causa di Joe Biden, e francamente a causa di un’elezione corrotta e rubata, hanno messo Joe Biden alla Casa Bianca, e ora dobbiamo gestire una situazione disastrosa sul confine”.
- In una puntata del 23 giugno 2022 del “Chris Salcedo Show”, l’ospite Ken Paxton, procuratore generale del Texas, ha dichiarato: “So per certo che ci sono stati brogli elettorali in Texas. So cosa hanno provato a fare in Texas, cercando di spedire letteralmente milioni di schede elettorali illegali in diverse contee democratiche che avrebbero influenzato le elezioni. So che non è un discorso popolare, ma questa è la realtà di ciò che è accaduto nel mio Stato e mi sembra che sia accaduto anche in altri Stati come la Georgia, l’Arizona e la Pennsylvania”.
- In una puntata del 29 giugno 2022 di “John Bachman Now”, l’ospite Kari Lake ha detto che la commissione della Camera sul 6 gennaio “dovrebbe parlare delle elezioni rubate, ma si rifiutano di affrontare il discorso. La commissione potrebbe fornire prove reali per mostrare alla gente cosa è successo il 3 novembre, quando ci è stato rubato il voto, ma si rifiutano di farlo”.
- In un’intervista andata in onda nei programmi “Wake Up America” e “John Bachmann Now” il 30 giugno 2022, l’ex presidente Trump ha definito le elezioni “truccate” e “rubate”.
❌ Smentita: Non ci sono prove che le elezioni del 2020 siano state “rubate”: secondo il New York Times, i più alti funzionari elettorali di tutti i 50 Stati hanno affermato l’integrità delle elezioni e numerosi funzionari federali e osservatori indipendenti sono giunti alla stessa conclusione. In una dichiarazione del 12 novembre 2020, l’Agenzia statunitense per la sicurezza informatica e delle infrastrutture (CISA), che fa parte del Department of Homeland Security, ha definito le elezioni del 2020 “le più sicure della storia americana”, affermando: “Non ci sono prove che nessun sistema di voto abbia cancellato o perso voti, cambiato voti o sia stato in qualche modo compromesso”. L’allora procuratore generale William Barr ha dichiarato all’Associated Press il primo dicembre 2020 che “non abbiamo assistito a frodi su scala tale da poter determinare un esito diverso delle elezioni”.
Newsmax non ha risposto a una richiesta di commento da parte di NewsGuard in merito alle affermazioni appena citate. In risposta a un’altra richiesta di NewsGuard nell’aprile 2022, l’amministratore delegato e direttore editoriale di Newsmax Christopher Ruddy aveva risposto: “Chiediamo che Newsguard smetta di inviare email a Newsmax. Crediamo che Newsguard abbia un pregiudizio molto liberale e non vediamo le vostre valutazioni come neutrali o corrette. Vi preghiamo di avvisare il vostro team di non inviarci più domande. Non risponderemo”.
Il 9 giugno 2022, Newsmax ha rilasciato un comunicato stampa prima della prima udienza della commissione sul 6 gennaio, in cui ha dichiarato: “Questo è un importante evento di cronaca e per questo motivo Newsmax lo trasmetterà in diretta. Inoltre, sarà anche importante per noi assicurarci che il pubblico sia consapevole di qualsiasi pregiudizio di parte che risulti dall’udienza”.
Pur non avendo la stessa diffusione di Fox News, Newsmax viene trasmesso dalla maggior parte dei principali provider via cavo e via satellite, tra cui Comcast, DirecTV, Verizon Fios, Optimum, AT&T e Dish. Il canale è disponibile anche attraverso i servizi di streaming come Roku, Sling TV, Amazon Fire TV e Pluto TV.
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A cura di Jack Brewster, Coalter Palmer e Lorenzo Arvanitis