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Esclusiva

February 28 2022.
 
Ultimo aggiornamento: February 15 2023
Il conflitto in Ucraina: l’analisi dei fact-checkers

La disinformazione si moltiplica online. Il monitoraggio dei social e il debunking

La guerra tra Russia e Ucraina non si combatte solo per le strade e le città assediate da Putin, ma anche sul web, campo da battaglia digitale in cui la disinformazione filo-russa colpisce silenziosamente.

Purtroppo, la disinformazione va ben oltre la propaganda pro-Putin: nei continui aggiornamenti sulla situazione in Ucraina, essa si annida in testimonianze parziali, fonti poco attendibili, breaking news non verificate e spesso rilanciate da account Twitter, blog online e testate internazionali. È il fenomeno della MISinformazione, informazione di bassa qualità diffusa senza l’intenzione esplicita di ingannare, ma non per questo meno dannosa. 

Per fare chiarezza, FactaNews, progetto di fact-checking ideato da Pagella Politica, partner dell’Italian Digital Media Observatory, sta raccogliendo le principali fake news diffuse online dall’inizio del conflitto ucraino. 

Le principali Fake News rilevate

Il 6 marzo 2022 su Facebook è stato pubblicato un post contenente due foto della stessa donna dai capelli biondi su di un letto di ospedale, con la mascherina sul volto. Nella prima immagine la donna è intervista durante un servizio del TG2 Rai. Nella seconda foto, la donna tiene in braccio un bambino appena nato e un mazzo di fiori. Le immagini sono accompagnate da questo testo: «Ieri lei era una pentita novax, oggi riciclata a ucraina scappata dalla guerra. il copione insomma è sempre lo stesso cambia solo l’argomento. Fidatevi dei professionisti dell’informazione».

Si tratta di un contenuto fuorviante, che veicola una notizia falsa.

Entrambi le immagini sono state pubblicate il 2 marzo 2022 e mostrano una donna ucraina fuggita, dopo l’invasione russa del suo paese, in Italia dove ha partorito. Non esiste alcun riscontro che la donna in questione sia stata presentata dai media, prima dell’invasione russa dell’Ucraina, come «una pentita novax».

Il 7 marzo 2022 la redazione di Facta ha ricevuto una segnalazione che chiedeva di verificare le informazioni presentate in un tweet pubblicato il giorno precedente, contenente una foto del presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelensky con indosso una t-shirt verde e un commento in cui si legge: «Zelensky con croce di ferro nazista stampata sulla maglietta, trasmesso dal Tg2, mentre richiede intervento militare NATO in Ucraina. La TV di stato pubblica questo, il governo italiano invia armi a costui. Siamo ancora una repubblica fondata sui valori dell’antifascismo?». 

Si tratta di una notizia falsa. Il simbolo che decora la maglietta di Zelensky non è la croce di ferro nazista, come erroneamente riporta il tweet oggetto di verifica, ma il simbolo delle forze armate di terra ucraine.

Il 3 marzo 2022 su Facebook è stato pubblicato un video che mostra un giornalista parlare davanti a una telecamera e alle sue spalle si vedono una serie di corpi a terra coperti da teli neri. Al minuto 0:03 uno dei teli si solleva a causa del vento e la persona sotto si alza per riprenderlo, aiutata da un’altra. Le immagini sono accompagnate da questo commento, scritto da chi ha pubblicato il post su Facebook: «QUA COME POTETE VEDERE ALCUNI MORTI DELL’INVASIONE RUSSA QUA COME POTETE VEDERE ALCUNI MORTI HANNO PURE LA MASCHERINA E SI MUOVONO PURE…. PROPAGANDA UCRAINA #UkraineRussiaWar».

Si tratta di un contenuto fuorviante, che veicola una notizia falsa.

Il video ritrae in realtà un momento di una protesta contro la crisi climatica organizzata il 4 febbraio 2022 a Vienna (Austria) da parte del gruppo ambientalista Friday for future.

Il 28 febbraio 2022 la redazione di Facta ha ricevuto una segnalazione che chiedeva di verificare l’autenticità di un documento, circolato con l’intestazione del ministero della Difesa e rivolto a tutti i nati tra il 1990 e il 2003, finalizzato alla valutazione dei «requisiti necessari» per l’«arruolamento nell’Esercito italiano» nel caso in cui «la proclamazione dello stato d’allerta lo richieda». 

Il documento oggetto della segnalazione chiede agli appartenenti a questa fascia d’età di presentarsi «al distretto militare nella cui circoscrizione è compreso il comune di residenza» nel periodo che va dal 20 al 31 marzo 2022 e riporta la presunta firma dal sottocapo di Stato maggiore della Difesa Carmine Masiello. 

Si tratta di un documento falso, smentito dal ministero della DIfesa.

Il 25 febbraio 2022 è circolato su Twitter un contenuto che mette in dubbio l’autenticità della foto che testimonia il bombardamento dell’aeroporto di Kiev, condotto dalle forze militari russe il 24 febbraio 2022. Secondo l’autore del tweet, l’immagine risalirebbe in realtà al 2015 e ritrarrebbe l’«esplosione di una fabbrica in Ucraina».

Si tratta di una notizia falsa. L’immagine risale al 24 febbraio 2022 ed è stata fornita alla Cnn dall’ufficio del primo ministro ucraino.

Il 24 febbraio 2022 è stato pubblicato un tweet in cui si legge: «Putin ha vietato ai Rothschild e alla sua famiglia del cartello bancario NWO di entrare nel territorio russo». Il tweet è accompagnato da un omonimo articolo, pubblicato il 24 gennaio 2022 dal blog “Associazione Europa libera”, secondo cui «dopo aver pagato il debito della Russia con i Rothschild», Putin avrebbe vietato alla nota famiglia di banchieri l’ingresso e le attività commerciali nel territorio russo. 

Si tratta di una notizia falsa, la compagnia di consulenza finanziaria Rothschild & Co opera ancora a Mosca.

Il 24 febbraio 2022 il canale televisivo notiziario Rai News 24 ha mandato in onda le immagini di una massiccia esplosione che si staglia alle spalle di un palazzo e che produce fiamme in grado di illuminare il cielo notturno, in relazione alla crisi tra Russia e Ucraina.

Si tratta di una video fuori contesto, che veicola una notizia falsa. Il video ritrae un’esplosione avvenuta nel 2015 nella città portuale di Tianjin, in Cina.

Il 24 febbraio 2022 è stato pubblicato un tweet contenente una cartina dell’Ucraina e un testo in cui si legge: «forze russe sono entrate a Chernobyl. Distrutto un impianto di stoccaggio di scorie nucleari».

Si tratta di una notizia falsa. Il ministro dell’Interno ucraino ha confermato l’esistenza di scontri a Chernobyl, ma ha precisato che gli impianti di stoccaggio delle scorie nucleari sono al momento in cui scriviamo intatti.