LA PANDEMIA È L’ARGOMENTO PIÙ BERSAGLIATO DALLE STORIE FALSE
I tre progetti editoriali italiani che hanno pubblicato contenuti di verifica dei fatti, e che hanno contribuito a questo
report*, hanno pubblicato, a dicembre 2024, un totale di 152 articoli di fact-checking. Di questi, 10 (6,6%) hanno
avuto per oggetto casi di disinformazione riguardanti la guerra in Ucraina, 3 (2%) la guerra in Medio Oriente, 17
(11,2%) la pandemia, 5 (3,3%) il cambiamento climatico, 5 (3,3%) l’Unione europea, 8 (5,2%) l’immigrazione e 4
(2,6%) le tematiche di genere o Lgbtq+.
Vecchie teorie cospirazioniste sulla pandemia da COVID-19 e contenuti antiscientifici sui vaccini hanno spinto
la disinformazione sul tema a dicembre, e la percentuale relativa è più che raddoppiata. Ad aumentare è stata
anche la disinformazione sulla guerra in Ucraina che, dopo il minimo di settembre, ha seguito un trend crescente
negli ultimi mesi.
LA DISINFORMAZIONE GENERATA DALL’INTELLIGENZA ARTIFICIALE
CALA ANCORA
La percentuale di storie false che sfruttano contenuti generati dall’IA ha continuato a calare a dicembre. Dei 152
articoli di fact-checking solo 4 hanno riguardato contenuti generati o modificati con l’IA, pari al 2,6% del totale
della disinformazione rilevata. Al contrario del solito, il valore è inferiore alla media europea rilevata da EDMO
Tra i contenuti generati dall’AI che sono stati usati per veicolare notizie false ci sono un video raffigurante
il proprietario di X, Elon Musk, e la premier Giorgia Meloni che si baciano, una presunta foto delle riserve
auree del Vaticano e un’altra di una macchina elettrica che sarebbe stata costruita da Tesla già nel 1931 e poi
nascosta al mondo.