Esclusiva

Novembre 19 2024
La disinformazione generata dall’intelligenza artificiale cresce a ottobre

Trentaseiesimo report mensile sulla disinformazione in Italia a cura di IDMO

LA GUERRA IN MEDIO ORIENTE E I FENOMENI CLIMATICI SONO GLI
ARGOMENTI PIÙ BERSAGLIATI DALLE STORIE FALSE

I quattro progetti editoriali italiani che hanno pubblicato contenuti di verifca dei fatti, e che hanno contribuito a
questo report*, hanno pubblicato, a ottobre 2024, un totale di 206 articoli di fact-checking. Di questi, 5 (2,4%)
hanno avuto per oggetto casi di disinformazione riguardanti la guerra in Ucraina, 30 (14,5%) la guerra in Medio
Oriente, 16 (7,7%) la pandemia, 20 (9,7%) il cambiamento climatico, 11 (5,3%) l’Unione europea, 17 (8,2%)
l’immigrazione e 6 (2,9%) tematiche di genere o Lgbtq+. Gli articoli sulla campagna elettorale americana sono
stati 17 su 206, cioè l’8,2% del totale.

La disinformazione generata dall'intelligenza artificiale cresce a ottobre

La disinformazione sul confitto in Medio Oriente ha fatto un balzo notevole a ottobre, aumentando di circa il
10% rispetto a settembre, quando era intorno al 4%. Lo stesso, secondo quanto rilevato da Edmo, è avvenuto a
livello europeo. Una crescita signifcativa si è poi registrata anche per quanto riguarda le storie false sul clima,
che hanno sfruttato i diversi disastri naturali che si sono verifcati durante il mese.

È continuato invece il calo delle notizie false sulle questioni Lgbtq+, dopo il picco dei mesi estivi, e anche
la disinformazione sulla campagna presidenziale negli Stati Uniti è diminuita di intensità il mese prima
delle elezioni. Senza novità rilevanti, gli altri argomenti che Idmo monitora in maniera costante sono rimasti
pressoché stabili o hanno subìto solo leggere variazioni.

La disinformazione generata dall'intelligenza artificiale cresce a ottobre

LA DISINFORMAZIONE SI CONCENTRA SUI FRONTI APERTI
IN MEDIO ORIENTE E I DISASTRI CLIMATICI

Alcuni importanti sviluppi della guerra in Medio Oriente sono stati sfruttati per veicolare notizie false.
Oltre a cadere l’anniversario del 7 ottobre – quando, dopo l’attacco terroristico di Hamas, ha preso il
via il confitto armato – a metà mese l’esercito Israeliano ha ucciso il capo di Hamas, Yahya Sinwar,
un avvenimento che è stato oggetto narrazioni di propaganda e notizie false, come quelle secondo
cui l’Unrwa, organizzazione umanitaria dell’Onu a Gaza, avrebbe fornito guardie del corpo a Sinwar o
espresso lutto per la sua morte.

Oltre a esagerare le azioni militari o la loro crudeltà, le altre notizie infondate circolate sul tema hanno
amplifcato il supporto per le varie parti in confitto, spesso genando contenuti con l’IA (vedi slide 6).
Circola ancora la teoria del complotto Pallywood, per cui le sofferenze degli abitanti di Gaza sono solo
simulate, mentre diversi contenuti hanno promosso antisemitismo, perfno additando come sionista il
presidente della Repubblica Mattarella.

La disinformazione generata dall'intelligenza artificiale cresce a ottobre

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