Esclusiva

Luglio 19 2024
Notizie false su brogli elettorali e propaganda russa caratterizzano la disinformazione di giugno

Trentaduesimo report mensile sulla disinformazione in Italia a cura di IDMO

La disinformazione a tema UE fa registrare un nuovo massimo, ma è la guerra in Ucraina l’argomento più bersagliato da storie false

I quattro progetti editoriali italiani che hanno pubblicato contenuti di verifica dei fatti, e che hanno contribuito a questo report*, hanno pubblicato, a giugno 2024, un totale di 206 articoli di fact-checking. Di questi, 33 (16%) hanno avuto per oggetto casi di disinformazione riguardanti la guerra in Ucraina, 11 (5,3%) la guerra tra Israele e Hamas, 16 (7,7%) la pandemia, 17 (8,2%) il cambiamento climatico, 31 (15%) l’Unione europea, 5 (2,4%) l’immigrazione e 6 (2,9%) tematiche di genere o Lgbtq+.

Nel mese delle elezioni per il Parlamento Ue, la percentuale di disinformazione sull’Unione europea e le sue istituzioni è ulteriormente aumentata, anche se di poco rispetto a maggio. Il valore relativo è il nuovo massimo dall’inizio del monitoraggio e superiore alla media europea rilevata da EDMO. Ancora maggiore, però, è stato il numero di storie false sul conflitto tra Russia e Ucraina, il cui valore è cresciuto notevolmente rispetto al mese precedente ed è il più alto tra quelli degli altri temi costantemente monitorati. In crescita, ma più lieve, anche le storie false sul cambiamento climatico.

La disinformazione sulla crisi in Medio Oriente è invece calata sensibilmente, attestandosi a meno di un terzo del rispettivo valore di maggio. In diminuzione anche le storie false sulla pandemia, mentre le percentuali degli altri argomenti monitorati sono rimasti pressoché stabili.

Notizie false su brogli elettorali e propaganda russa caratterizzano la disinformazione di giugno

Elezioni truccate e grande supporto per la Russia, dice la disinformazione

I due principali fenomeni nella disinformazione di giugno sono state narrazioni false sulle elezioni europee e la guerra in Ucraina.

– Nel mese in cui si è tenuto il voto europeo, molte delle storie false circolate hanno riguardato le istituzioni Ue e le stesse votazioni. Le procedure di voto sono state questionate, con accuse infodate che hanno suggerito frodi o manomissioni di voti e promosso – direttamente o indirettamente – l’astensionismo. Le storie false dicono che anche i dati sull’affluenza e i risultati di alcuni specifici canditati sono stati gonfiati, suggerendo la complicità delle istituzioni nazionali.

Allo stesso tempo, come accaduto anche a maggio, le istituzioni europee sono state accusate
di censurare l’esistenza delle scie chimiche e la pericolosità del 5G per la popolazione e, più in generale, di condotte e ideologie antidemocratiche, tese a danneggiare i cittadini con la complicità di certi partiti.

– I contenuti infondati a tema Ucraina invece hanno prevalentemente promosso narrazioni di propaganda russa. Le varie storie false hanno esagerato il supporto per il Cremlino – anche sfruttando la visbilità degli europei di calcio – e i suoi successi militari (tra cui il presunto arresto del presidente ucraino Zelensky). L’Ucraina invece è descritta come in condizioni di combattimento disperate, mentre persistono le notizie infondate che diffondono allarmismo su un imminente allargamento del conflitto.

Sono circolate anche narrazioni russe che vittimizzano il Paese aggressore e demonizzano le leadership ucraina.

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Gli articoli più letti a giugno, secondo i dati raccolti dai progetti che hanno contributo a questo report, hanno riguardato cambiamento climatico, complotti e altri argomenti minori

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* Progetti che hanno contribuito a questo report: Bufale.net, Facta.news, Open, Pagella Politica

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