LA DISINFORMAZIONE SUL CONFLITTO IN MEDIO ORIENTE TORNA A CRESCERE, INSIEME ALLE TEORIE COSPIRAZIONISTE SULLA PANDEMIA
I cinque progetti editoriali italiani che hanno pubblicato contenuti di verifica dei fatti, e che hanno contribuito a questo report*, hanno pubblicato, ad aprile 2024, un totale di 223 articoli di fact-checking. Di questi, 30 (13,4%) hanno avuto per oggetto casi di disinformazione riguardanti la guerra in Ucraina, 28 (12,1%) la guerra tra Israele e Hamas, 30 (13,4%) la pandemia, 15 (6,7%) il cambiamento climatico, 10 (4,4%) l’Unione europea, 8 (3,5%) l’immigrazione e 5 (2,2%) tematiche di genere o Lgbtq+.
Dopo mesi di calo, la disinformazione sul conflitto in Medio Oriente è tornata a crescere, per via della crisi tra Israele e Iran, sulla quale si sono concentrate molte storie false. La relativa percentuale è più che raddoppiata, passando dal 4,8% di marzo al 12,1% di aprile. Anche le storie false a tema pandemia hanno ripreso a circolare intensamente. Dopo il picco di marzo, invece, la disinformazione a tema Ucraina cala ma si attesta a un livello comunque molto rilevante, pur non mostrando novità significative nelle narrazioni circolate, che restano simili a quelle segnalate nei mesi scorsi.
In calo rispetto a marzo sono state anche le percentuali riguardanti i contenuti falsi su cambiamento climatico, immigrazione e Unione europea, quest’ultimo dato in controtendenza rispetto a quanto rilevato a livello europeo dallo European Digital Media Observatory (Edmo). La disinformazione sugli altri argomenti monitorati è rimasta pressoché stabile.
LE STORIE FALSE SULLA CRISI TRA ISRAELE E IRAN E LE COSPIRAZIONI SULLA PANDEMIA SONO I FENOMENI PIÙ RILEVANTI DELLA DISINFORMAZIONE DI APRILE
– L’attacco aereo partito dall’Iran verso Israele la notte tra il 13 e il 14 aprile è stato oggetto di numerose storie false, il che ha determinato l’aumento della disinformazione sul tema. I contenuti infondati si sono concentrati in maniera prevalente sull’esagerare la portata dell’offensiva, presentando attacchi su larga scala e suggerendo un’escalation della crisi. Altre informazioni che i fact-checker italiani hanno dimostrato essere false, invece, hanno riguardato le conseguenze dell’attacco: ad esempio, quelle che hanno presentato il presunto panico degli israeliani o il giubilo di folle di palestinesi festanti dopo l’attacco.
– Pur non mostrando novità rilevanti a livello di narrazioni, la circolazione di storie false a tema pandemia è stata notevole ad aprile. La maggior parte delle informazioni fuorvianti o del tutto inventate ha riguardato i vaccini, accusati di causare vari presunti effetti avversi – o la morte – alle persone che li hanno ricevuti, sfruttando anche l’esposizione mediatica di malori accusati da personaggi sportivi. Altre disparate storie false e teorie infondate, invece, hanno riguardato le politiche attuate per contrastare la diffusione dei contagi. Le storie di disinformazione hanno sostenuto, ad esempio, che alcuni Paesi non hanno mai introdotto il lockdown, altri hanno vietato la vaccinazione, mentre i Paesi Ue starebbero perseguitando i non vaccinati o esponendo a seri pericoli la popolazione. Significativi anche i casi di sovrapposizione con narrazioni riguardanti l’Ucraina. Come la storia falsa secondo cui le persone sprovviste di vaccino verranno reclutate per combattere in Ucraina, coerente con la narrazione di disinformazione che suggerisce l’Ue sia impegnata in operazioni militari sul territorio del Paese invaso, molto circolata a livello europeo.
– Anche la disinformazione sulla guerra in Ucraina non ha fatto registrare novità significative,
a dispetto di una circolazione che rimane notevole. Le narrazioni false ricalcano quelle già segnalate nei report precedenti. Da segnalare: un’operazione di propaganda russa che diffonde contenuti falsi sui social impersonificando le più grandi testate nazionali, attaccando il Governo italiano e il sostegno a Kiev, nell’ambito di una campagna di disinformazione in corso da diversi mesi in tutta Europa.
– Negazionismo della crisi e screditamento dei veicoli elettrici hanno caratterizzato la disinformazione sul cambiamento climatico. Diverse teorie cospirazioniste hanno suggerito
che molti eventi estremi che si stanno verificando siano dovuti a cosiddette tecniche di geoignegneria. Su tutte, la teoria che la violenta alluvione che ha colpito Dubai sia stata indotta volontariamente.
– Le storie false a tema Ue, a due mesi dal voto per il Parlamento europeo, hanno suggerito avversione delle istituzioni comunitarie verso la tradizione culinaria italiana o l’allevamento del bestiame.
GLI ARTICOLI PIÙ LETTI AD APRILE, SECONDO I DATI RACCOLTI DAI PROGETTI CHE HANNO CONTRIBUITO A QUESTO REPORT, HANNO RIGUARDATO LE MISURE CONTRO LA PANDEMIA, L’UCRAINA, IL CLIMA E ALTRI ALTRI ARGOMENTI MINORI
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