Nota della redazione: questo report è stato inizialmente pubblicato in uno degli State-Sponsored Disinformation Risk Briefing di NewsGuard.
Testate russe, cinesi e iraniane hanno prodotto e diffuso narrazioni false sull’attacco terroristico a Mosca
- La Russia usa video alterati e deepfake per incolpare l’Ucraina
- I media iraniani affermano che l’avvertimento degli USA su possibili attentati a Mosca dimostra la responsabilità di Stati Uniti e Israele
- La Cina ripropone la falsa affermazione secondo cui gli Stati Uniti avrebbero creato lo Stato Islamico
Ecco come l’attacco di Mosca alimenta la disinformazione iraniana, russa e cinese
A poche ore dall’attacco terroristico del 22 marzo 2024 al Crocus City Hall di Mosca, che ha causato la morte di 139 persone, i media statali russi, cinesi e iraniani hanno iniziato ad avanzare affermazioni false per attribuire la colpa dell’attacco ai loro avversari occidentali, anche dopo che il gruppo militante jihadista Stato Islamico (IS) ne ha rivendicato la responsabilità.
Utilizzando uno strumento di analisi dei social media, NewsGuard ha identificato 150 articoli pubblicati dal 22 al 26 marzo 2024 da media statali russi, cinesi e iraniani – molti dei quali hanno partnership editoriali tra loro – che menzionano l'”Occidente” e l’attacco di Mosca, dimostrando un apparente fronte comune nella copertura della notizia.
Sebbene tutti i media considerati abbiano addossato la responsabilità dell’attentato all’Occidente, le narrazioni di disinformazione sembravano rivolgersi principalmente ai rispettivi pubblici nazionali, e di conseguenza hanno preso di mira avversari specifici: la Russia ha incolpato l’Ucraina, l’Iran ha attribuito la colpa dell’attacco agli Stati Uniti e a Israele, mentre la Cina ha fatto cenno a una responsabilità indiretta degli Stati Uniti.
Ad esempio, gli articoli dei media controllati dal Cremlino hanno puntato il dito principalmente contro il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, affermando che la dichiarazione dell’IS (noto anche come ISIS) che rivendicava la responsabilità dell’attacco era stata architettata dall’Occidente per coprire la colpevolezza dell’Ucraina. Questa teoria è stata smentita dalle autorità statunitensi e ucraine. Meduza (punteggio di affidabilità di NewsGuard: 95/100), sito affidabile con sede in Lettonia che si occupa di politica russa, citando alcune interviste effettuate con dipendenti di media statali russi, ha riferito che le pubblicazioni russe hanno ricevuto istruzioni dal governo di enfatizzare le “tracce” del “coinvolgimento ucraino” nei loro servizi.
I media di stato iraniani hanno immediatamente attribuito la responsabilità dell’attacco al nemico di lunga data dell’Iran, Israele, insieme agli Stati Uniti. Un articolo dell’agenzia statale Iranian Students News Agency si accompagna a una vignetta del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu con in mano la bandiera dell’IS, e afferma: “La propaganda occidentale attribuisce immediatamente la responsabilità all’ISIS… Ovviamente, il ruolo del regime sionista non può essere trascurato nel recente crimine”.
In Cina, i media ufficiali di stato sono stati più cauti nell’accusare direttamente gli Stati Uniti, anche se hanno messo in dubbio la valutazione degli Stati Uniti secondo cui l’IS è responsabile dell’attacco. Hanno invece accennato al fatto che gli Stati Uniti avrebbero storicamente usato organizzazioni terroristiche per promuovere i propri obiettivi. Unarticolo del Global Times (punteggio di affidabilità di NewsGuard: 39,5/100) ha affermato: “Non dimenticate che gli Stati Uniti hanno una storia di utilizzo di organizzazioni terroristiche per combattere nemici strategici”.
Non ci sono prove che l’Ucraina, Israele o gli Stati Uniti abbiano avuto un ruolo nell’attacco di Mosca. Il portavoce della Casa Bianca, John Kirby, ha dichiarato durante un briefing: “È stato un attacco condotto da agenti dell’ISIS-K, punto, fine della frase, fine della storia, nessun collegamento con l’Ucraina. E questa è solo propaganda del Cremlino”.
Di seguito viene presentata un’analisi per Paese che mostra come Russia, Iran e Cina abbiano sfruttato l’attacco di Mosca per diffondere narrazioni false o palesemente fuorvianti, adattate ai propri interessi di politica interna ed estera.
Leggi l’analisi qui: Iran, Cina, Russia
A cura di Eva Maitland, McKenzie Sadeghi e Macrina Wang