Si chiude con numeri da record la campagna Rai per IDMO “Uniti contro la disinformazione”: oltre 848 milioni di contatti. I 296 milioni di contatti con cui si è chiusa la terza stagione, insieme agli oltre 550 milioni di contatti realizzati nelle prime due, portano ad un risultato straordinario per l’intera campagna. Questi numeri sono la dimostrazione tangibile della centralità che il Servizio pubblico multimediale ancora oggi riveste nell’ecosistema digitale e mediatico e del suo grande potenziale di comunicazione e inclusione.
Tre serie di dieci filmati da un minuto pensati per contrastare falsi, bufale e teorie del complotto, sul web e non solo, adesso disponibili in box set su RaiPlay. I video, prodotti da Rai (Direzione Ufficio Studi, Direzione Contenuti Digitali Transmediali, Direzione Comunicazione), fanno parte di una campagna di Media Literacy rivolta al grande pubblico che è stata realizzata da Rai all’interno del progetto IDMO (Italian Digital Media Observatory), l’Osservatorio nazionale per il contrasto alla disinformazione.
“È la prova che Rai è impegnata in chiave multicanale e multipiattaforma nell’attività di disseminazione delle conoscenze e competenze digitali, come si addice ad un’azienda di servizio pubblico alle prese con la sua trasformazione in digital media company”, afferma Francesco Giorgino, Direttore di Rai Ufficio Studi.
“In un’era in cui la disinformazione può facilmente alterare la percezione della realtà – afferma Maurizio Imbriale, Direttore Contenuti Digitali Transmediali – è imperativo per noi in Rai non solo promuovere la verità ed educare il pubblico al pensiero critico, ma anche proteggere attivamente la nostra società dalle manipolazioni e salvaguardare la libertà di pensiero. La disinformazione è un virus che mina la fiducia nella realtà, e noi siamo in prima linea per contrastarla”.
L’iniziativa si inserisce nella attività di alfabetizzazione mediatica e digitale in cui da sempre si distingue il servizio pubblico e in cui la Rai si è impegnata aderendo tra l’altro al consorzio IDMO, cofinanziato dalla Commissione Europea e coordinato dall’Università Luiss Guido Carli, che vede la partecipazione di Tim, Gruppo Gedi, Università di Tor Vergata, T6 Ecosystems, NewsGuard, Pagella Politica.