La disinformazione sulla guerra in Ucraina resta stabile a settembre e cresce quella sulla COVID-19. Cala la disinformazione sul clima e quella sull’UE
I cinque progetti editoriali italiani che hanno pubblicato contenuti di verifica dei fatti, e che hanno contribuito a questo report*, hanno pubblicato, a settembre 2023, un totale di 234 articoli di fact-checking. Di questi, 26 (11,1%) hanno avuto per oggetto casi di disinformazione riguardanti la guerra in Ucraina, 23 (9,8%) la pandemia, 12 (5,1%) il cambiamento climatico e 6 (2,5%) l’Unione europea.
La disinformazione sulla guerra in Ucraina è rimasta sostanzialmente stabile. Le principali storie false seguono le narrative disinformative già individuate in passato, come le presunte simpatie degli ucraini per il nazismo. Altre informazioni infondate circolate a settembre hanno riguardato il presunto arricchimento dei leader ucraini grazie agli aiuti europei o le presunte conseguenze disumane delle sanzioni alla Russia.
In crescita la disinformazione sul Covid-19, dopo il minimo registrato ad agosto, presumibilmente per un momentaneo aumento dei contagi, dovuto alla maggiore diffusione di nuove varianti. In questo contesto
è stato affermato che i risultati dei tamponi fossero falsati, ma non sono state individuate nuove narrative. Come in passato, le storie false si sono concentrate principalmente sulla presunta pericolosità dei vaccini.
In calo deciso la disinformazione sul clima e l’ambiente in generale, che in agosto aveva fatto registrare il livello più alto del 2023. In linea con la narrativa degli incendi causati da armi ad energia diretta del mese prima, a settembre alcune storie false hanno suggerito che il devastante terremoto in Marocco sia stato indotto volontariamente. Le altre storie false sul clima hanno dipinto come dannose o inefficaci le azioni degli attivisti e le misure contro il surriscaldamento globale. In calo anche la disinformazione a tema Ue, ma per il momento non è possibile stabilire trend chiari.
Disinformazione sui migranti: nuove e vecchie storie false a tema immigrazione
I numerosi sbarchi di migranti e richiedenti asilo avvenuti a settembre a Lampedusa hanno riacceso il dibattito su regolamentazione dei flussi e accoglienza. Di conseguenza le notizie false sul tema sono state numerose in molti Paesi Ue, come riportato dai fact-checker europei nel brief EDMO relativo a settembre.
Oltre quella riguardante una presunta aggressione alle forze dell’ordine da parte degli immigrati proprio a Lampedusa (tra le più circolate a livello europeo), in Italia diverse storie false hanno sostenuto che migranti appena sbarcati sull’isola siciliana si fossero messi a ballare, insieme a soccorritori o turiste straniere, per festeggiare “l’invasione”, come si legge in alcuni post sui social. In realtà i video erano datati e mostravano fatti avvenuti altrove oppure proprio a Lampedusa, ma in occasione di festività religiose e non appena dopo uno sbarco.
In questo contesto hanno ripreso a circolare diversi contenuti falsi e/o xenofobi già individuati in passato. Ad esempio le storie false sugli immigrati che ricevono quarantacinque euro al giorno dallo Stato o che sono responsabili di pratiche incompatibili con i valori occidentali. In alcuni dibattiti televisivi si è anche sostenuto che alcuni Paesi siano riusciti ad annullare i flussi migratori in entrata, adottando determinate strategie, ma i dati hanno smentito questa tesi.
Gli articoli più letti a settembre, secondo i dati raccolti dai progetti che hanno contribuito a questo report, hanno riguardato la morte del presidente emerito Giorgio Napolitano, l’immigrazione, i vaccini e altri argomenti minori
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* Progetti che hanno contribuito a questo report: BlastingNews, Bufale.net, Facta.news, Open, Pagella Politica