Le fughe di civili ucraini sono inscenate da attori? Bombardamenti russi colpiscono laboratori di armi batteriologiche? L’attivista statunitense Bernie Gores è morto di nuovo? No, è tutta disinformazione nella sua veste propagandistica, diffusa con il contributo di troll e disinfluencer in cerca di audience.
Prosegue il lavoro dei fact-checkers partner dell’European Digital Media Observatory, che giorno per giorno verificano centinaia di notizie provenienti dal web, spesso su segnalazione di utenti social sempre più confusi, travolti dal caos di informazioni sul conflitto ucraino che intasano le piattaforme.
FactaNews e Maltida.es mettono in guardia sul negazionismo: in Italia sta girando il filmato di una troupe televisiva che riprende una folla di attori in fuga, pubblicato il 26 febbraio da un account Twitter e spacciato come prova della “regia” dietro le immagini di guerra. In realtà il video è stato girato a Birmingham nel 2013, sul set di un film britannico. Anche in Spagna c’è chi nega l’invasione dell’Ucraina e parla di “attori della crisi” assunti per inscenare falsi conflitti di guerra.
Intanto la disinformazione filorussa vuole spaventare i cittadini europei. Soprattutto sui social portoghesi è circolata una mappa che localizza 15 presunti laboratori batteriologici sul suolo ucraino, che sarebbero finanziati dal Dipartimento della Difesa statunitense. I disinfluencer diffondono allarmismo: “Preoccupazioni immediate per la sicurezza dell’Europa sono i laboratori biologici. Questo pericolo è simile alle innumerevoli centrali nucleari, che se vengono colpite avranno effetti molto maggiori di Chernobyl e potrebbero sterminare la vita in Europa”. Andy Weber, membro del Cda di Arms Control Association, ha assicurato che non ci sono laboratori militari statunitensi in Ucraina.
Anche i media mainstream sono nel mirino della disinformazione. Il 23 febbraio CNN Ukraine ha pubblicato un tweet in cui annuncia la morte di Bernie Gores, attivista e primo cittadino statunitense rimasto ucciso durante la crisi ucraina. Lo stesso Gores che ad agosto 2021 era stato dichiarato deceduto a Kabul da CNN Afghanistan. Gli screenshot dei tweet sulla duplice morte di Gores hanno indignato gli utenti online, ma sono falsi: CNN Ukraine è un fake account creato per mettere in cattiva luce l’emittente statunitense. Non solo Bernie Gores non è mai esistito, ma la sua morte è una fake news inventata durante l’evacuazione dell’Afghanistan e riciclata per la guerra in Ucraina.
I tentativi di giustificare l’invasione russa seguono la retorica della “denazificazione”: secondo la propaganda putiniana, la Russia starebbe liberando l’Ucraina dal controllo degli estremisti nazisti. Ad esempio, nelle scorse settimane è circolata una foto che ritrae Zelensky con in mano una maglietta su cui è stampata una svastica. L’immagine è chiaramente un fotomontaggio a scopo diffamatorio.
L’8 marzo è stato pubblicato su Facebook un video che rilancia la retorica dell’Ucraina nazista: il filmato ritrae una scala del centro commerciale Gorodok a Kyev, illuminata con dei led che vanno a rappresentare una svastica. Il video, che risale a febbraio 2019, vuole mostrare che la simbologia nazista è diffusa in Ucraina, ma è presentato fuori contesto. Infatti, l’immagine fu proiettata sulle scale da un hacker di soli 17 anni, che seppe di sfruttare una falla nel sistema informatico del centro commerciale. In un post pubblicato il 18 febbraio 2019, Il Centro commerciale ha precisato che «l’amministrazione e il personale non hanno nulla a che fare» con l’episodio e che «non supportano in alcun modo tali azioni». A luglio dello stesso anno, l’ufficio del procuratore di Kiev ha comunicato di aver individuato il ragazzo responsabile dell’accaduto.
Narrative di disinformazione differenti tendono a incrociarsi, come sta accadendo tra Covid-19 e guerra in Ucraina. Abbiamo molti esempi di questo fenomeno, come la notizia che gli aiuti finanziari del governo ucraino sarebbero concessi solo ai cittadini vaccinati, che in questi giorni sta girando in Olanda. In Spagna e in Portogallo, i fact-checkers di Maldita e Poligrafo hanno segnalato un fotomontaggio creato a scopo satirico e poi diffuso come fake news: l’emittente statunitense CNN avrebbe dato la notizia di miocarditi causate dall’invasione dell’Ucraina.
Il presidente Zelensky, simbolo dell’indipendenza e della resistenza ucraina, continua ad essere il bersaglio principale della disinformazione filorussa. Il 17 marzo, Maldita ha segnalato la notizia falsa sulla morte di Zelensky, che sarebbe caduto in un imboscata di un commando russo. Da allora il presidente ucraino è comparso in trasmissioni internazionali con collegamento live. Lo stesso giorno, Maltida ha segnalato altre fake news in cui Zelensky viene accusato di essere fuggito dall’Ucraina all’inizio dell’invasione, di essere un cocainomane, alcolizzato, satanista giudeo-sionista.